L’ordine sanitario nel campo delle cure psi

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A partire dagli anni 1980, un’onda scientista sommerge l’eccezione costituita dalla clinica psichiatrica francese per ridurla a una pratica medica come le altre, conducendola alla sua dissoluzione nell’Evidence based medicine.

Alcune date :

1986: scomparsa dell’internato in psichiatria a vantaggio di un diploma d’insegnamento specializzato unico, per il quale il candidato studia l’insieme delle materie mediche e chirurgiche, senza che la psichiatria vi abbia un posto particolare.

1992: scomparsa del diploma d’infermiere psichiatrico a vantaggio di un diploma unico.

2005: scomparsa del settore psichiatrico e creazione di un polo di attività. Il settore era nato in seguito alle devastazioni della seconda guerra mondiale; il suo obiettivo era di avvicinarsi al malato conoscendo l’ambiente nel quale evolveva. Dal 2005 il settore è sostituito dal polo di attività. Questa nuova entità non è più solo medica ma diventa medico-amministrativa e copre una popolazione molto più numerosa rispetto al settore. Ciò conduce a una rottura con l’obiettivo principale del settore, quello di cure individualizzate grazie alla conoscenza approfondita del territorio.

Parallelamente al polo, sono create delle équipe mobili specializzate. Queste équipe, sempre in movimento, tendono a sostituirsi ai centri medico-psicologici che fino ad allora erano ben localizzati da una popolazione locale, poco mobile, specialmente in ambiente rurale.

Poli ed équipe mobili rispondono a una centralizzazione crescente delle cure. Essa arriva al culmine con la tele-psichiatria: la consultazione tra malato e psi avviene a distanza, attraverso uno schermo interposto, senza che i corpi si incontrino.

1 luglio 2016: i raggruppamenti ospedalieri territoriali (GHT), ultimo colpo di grazia dato alla psichiatria dal Ministro degli Affari sociali e della salute, sostituita dai direttori delle agenzie regionali della salute, veri prefetti sanitari. Contro la loro opinione, oggi la maggior parte degli istituti specializzati in psichiatria è sotto “tutela” delle specialità mediche e chirugiche, integrate a dei GHT di medicina generale.

Queste riforme puntano unicamente alla riduzione delle spese per la salute.

La psichiatria contribuisce alla propria scomparsa:

La parte schiacciante svolta dalle neuroscienze negli studi di psichiatria e di psicologia a spese delle scienze umane e della psicoanalisi favorisce queste riforme. A poco a poco la psichiatria e la psicologia sono state assorbite dalla salute mentale, diventando sempre più delle collaboratrici dell’ordine pubblico[1] e seguendo un’impostazione di salute pubblica normativa. Esse respingono fuori dal loro campo “l’incrinatura sociale” di cui Lacan già negli anni ‘70 prediceva che avrebbe aspirato “nella sua beanza sempre più personale, costruzioni e denaro”.[2] Non prendendone la misura, le pratiche psichiatriche riflettono lo stato della nostra democrazia sanitaria, e sempre di più la cura si organizza ai margini della società: il carcere, la strada, i luoghi d’accoglienza e di urgenza.

PIPOL 8 è un’occasione per mantenere possibile l’incontro con il discorso analitico e per inventare con i lavoratori detti della salute mentale che cosa sarà la pratica psi di domani, senza l’aiuto dei discorsi stabiliti.

 

[1] Miller J.-A., Santé mentale et ordre public, in Mental, Bruxelles, n°3, janvier 1997, p. 15.

[2] Lacan J., D’une reforme dans son trou, in Journal français de psychiatrie, n°27, avril 2006, pp. 3-5.

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