Editoriale My Way n.20 : Questioni scottanti

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In questo My Way vedremo come il discorso della scienza prenda un posto sempre più importante nella clinica e come si agganci al disagio crescente della nostra civiltà. Jean-Claude Maleval ne situa lʼorigine al momento della pubblicazione del DSM-III, nel 1980. Un modo per gli ideatori, aggiunge, di fare entrare la psichiatria nella scienza [1]. In questo senso, lʼarticolo di Valérie Pera Guillot ci ricorda alcuni dati principali che hanno indebolito la clinica psichiatrica francese dopo gli anni 80.

Ma di quale scienza si tratta?  Stéphanie Lavigne parla di una pseudo-scienza per qualificare la tossicodipendenza, che «lavora per regolare dallʼeccesso i consumatori». Questo non permette di prendere in conto ciò che la psicoanalisi ci insegna, vale a dire che non si può contabilizzare il godimento.

Da parte sua, Célia Breton sottolinea un limite alla categorizzazione a partire dalla cosiddetta nevrosi ossessiva femminile.

René Raggenbass, invece, menziona una legge svizzera del 2015, che obbliga gli psichiatri e gli psicologi del Cantone Vallese ad individuare nei loro pazienti gli indici di un rischio di violenza. Lʼautore cita Roland Barthes per ricordarci una triste verità: «Il fascismo non è impedire di dire, ma è obbligare a dire».

È lʼoccasione per ricordare che in Belgio è stata aggiunta di recente al codice deontologico degli psicologi una rubrica intitolata «Segnalare lʼusurpazione del titolo di psicologo». Di fronte a questo appello alla denuncia, Gil Caroz si interroga: «Scientismo e populismo marcerebbero di pari passo se si trattasse di produrre lʼesclusione e di offendersi per la contestazione che serpeggia?»[2].

Infine, lʼintervista di PIPOL al giornalista Michel Gheude, autore del saggio La révolution n’est pas finie, affronta, tra le altre, la questione della trasparenza nei suoi rapporti con la democrazia.

In breve, questo My Way condensa le questioni scottanti che ci poniamo tutti…

 

 

1 Maleval, J.-Cl., «Limites et dangers des DSM», L’évolution psychiatrique 68, 2003, pp. 39-61.

1 Caroz G., «Dénoncez !», sul sito Copel-Cobes, collectif belge des praticiens de la parole, 2017.

 

 

Traduzione di Marianna Matteoni 

 

 

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